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House BZMA+3

Casa Passiva – PassivHaus – Passive House
Oggi parliamo di standard Passivhaus (in tedesco), Passive House (in inglese), oppure Casa Passiva, tutti sinonimi dello stesso significato e cioè di QUALITA’.
Presentiamo un edificio bifamiliare in fase di realizzazione nelle splendide colline di Valdobbiadene, cornice suggestiva immersa nel verde dei suoi terrazzamenti coltivati dai vigneti di prosecco, e proprio questi ultimi sono gli elementi ispiratori del progetto architettonico. Dove la composizione volumetrica dell’edificio nasce dalla rilettura della casa rurale e dei suoi caratteri tipologici, declinati in chiave contemporanea. Con portici laterali a riecheggiare le barchesse delle ville venete, mentre il corpo centrale tamponato dagli elementi filtranti ricorda i vecchi fienili con i muri traforati di mattoni e/o tavelle, per ripararli dal sole e dalla pioggia.
Innovativo per le forme architettoniche e per il CONFORT (pertanto una casa passiva è un edificio Confortevole), giunge ad essere il coronamento di un percorso professionale centrato al BENESSERE Abitativo ed al Risparmio Energetico nominato.
L'edificio è in corso di certificazione al Passivhaus istituto di Darmstadt che rilascerà il certificato a fine lavori per dare una conferma e garanzia del rispetto dei limiti e delle applicazioni di tutte le prescrizioni che fanno della Passivhaus un edificio ad altissimo benessere con il minimo consumo.
Il più alto riferimento scientifico per le costruzioni sostenibili a consumo energetico quasi zero. Una casa passiva si riscalda utilizzando il sole, il calore del corpo di chi la abita e gli elettrodomestici, senza necessitare di un impianto di riscaldamento tradizionale.
Una casa passiva è tale solo realizzata secondo il protocollo certificato previsto dalla Passive House Institute di Darmstadt. Il protocollo in questione prevede uno standard di consumi prestabiliti, il cui calcolo è possibile mediante un apposito strumento chiamato PHPP.
I principi base sono cinque: minimizzazione dei ponti termici, tenuta all’aria, attenzione agli infissi, ventilazione meccanica ad alto controllo e l’ottima coibentazione dell’edificio, il tutto suffragato da un accurato studio (progettazione) dei dettagli costruttivi, ed una attenta esecuzione dei passaggi impiantistici.
L'efficienza in termini di resa non deriva quindi dalla tipologia di materiali utilizzati per la costruzione, ma dalla qualità dell'involucro termico. Quest'ultimo infatti sarà determinante per assicurare all'abitazione il giusto isolamento dall'aria esterna e una buona gestione di quella interna. Per involucro termico è inteso anche il sistema meccanico di areazione, funzionale a garantire una buona circolazione dell'aria e la climatizzazione della struttura.
Una buona coibentazione termica permette infatti di proteggersi non solo dal freddo ma anche dal caldo, purché all’interno non sia già presente o si generi una grossa quantità di calore.
La ventilazione meccanica ha un ruolo fondamentale, essa è capace di formare aria pulita, priva di pollini, polveri ed elimina umidità ed odori dai locali in cui essi siano presenti. Aprire le finestre per ottenere gli stessi risultati comporterebbe dispersioni termiche più elevate del fabbisogno termico totale. È per questo che il recupero del calore dell’aria esausta è indispensabile nel concetto Passivhaus.
Edifici di questo tipo, costruiti secondo i principi dello standard Passivhaus hanno costi di costruzione al massimo del 10% più elevati rispetto ad una casa standard, la percentuale in esubero è però recuperabile nel giro di 8/10 anni grazie all’ammortamento energetico dovuto alle tecnologie impiegate.